” Giorni che sbandano “
Ruvido il giorno
risveglia sul ciglio dei monti
e la notte è svanita
brontolando tra i denti verdi dei pini.
L’ Accaduto brucia tutto attorno,
la memoria sembra dimenticare
e l’uomo ancora crea l’orrore
alle porte delle città
finché nascerà giorno
che conosca passato
vita pungerà
come accordo di orologio stonato.
Giorni che sbandano un poco,
su la strada sdrucciolano,
assieme alle parole
ho creato mura con le mie ossa
e arrivato il lupo è bastato il passo
a seminare macerie
radendo al suolo un’intera città
e tra noi lo spazio di due dita
rimarrà senza fine come fantasmi nelle nuvole
Giunge la notte
antico ostello, seguendo l’orme
che sole lasciò di sua fiamma
e già luna avanza come bambino.
cotrozzilivio©2014